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Melissa, la pianta il cui nome significa ape
Adoro strofinare le foglie di questa pianta tra le mani per sentirne il profumo di cedro e limone e mi piace anche il suo nome che deriva dal greco “mèlissa” ossia ape.
Sto parlando della melissa officinalis, una perenne della famiglia delle labiate, originaria dell’Asia Occidentale.
Una aromatica il cui nome, in greco, significa ape, in riferimento alla sua caratteristica di pianta mellifera.
Una pianta molto amata dalle api che ne producono un miele delicato, quasi agrumato.
Una erbacea rilassante, ricca di virtù, tant’è che nell’antica Grecia l’appellativo “melissa” veniva dato alle donne sagge e virtuose, per questo piantatela intorno agli alveari e nei frutteti per la gioia delle api.
Descrizione
La melissa è una pianta perenne, mediterranea, che appartiene ad un genere di sole tre specie.
Una pianta che spesso passa inosservata tra l’erba i cui piccoli fiori sono gialli in boccio e diventano bianchi in fioritura.
La si può vedere fiorita tra luglio ed agosto con i suoi fiori riuniti in gruppetti di 6-10, disposti all’ascella delle foglie, tutti rivolti dallo stesso lato.
I fusti quadrangolari sono abbastanza sottili e sono eretti e ramosi. I fusti sono alti dai 60 ai 100 cm., infatti all’inizio ramificano poco, ma poi, dopo che la pianta va in fioritura, sempre di più.
Le foglie di color verde brillante, sono picciolate, opposte, ovali, con margini dentati e ghiandole oleose.
La melissa è una pianta le cui foglie reticolate hanno un fresco profumo di cedro e lo si sente strofinandole tra le mani.
Questa pianta è nota per essere stata inclusa tra i componenti dell’acqua di colonia, ma anche come repellente cutaneo per allontanare le zanzare, (molto utile e piacevole strofinata sulla pelle).
Altri nomi
La troviamo descritta anche con questi nomi popolari: erba limoncina, erba cedrata, cedronella, erba bergamotta, fior d’ape, appiastro.
In inglese la pianta si chiama balm gentle o lemon balm.
Habitat
Una pianta officinale ed aromatica che possiamo trovare lungo le ripe, negli incolti, nei luoghi ombrosi e freschi, nel sottobosco, dal piano fino ai mille metri.
Coltivazione
La melissa officinalis si può coltivare anche in vaso e preferisce un terreno sabbioso, calcareo, ricco di humus e non troppo asciutto. In ogni caso, essendo rustica, cresce bene in qualsiasi terreno con posizione soleggiata, ma protetta dal sole dopo mezzogiorno.
La pianta si può propagare per seme o per suddivisione dei rizomi in autunno o primavera, per interrarli in giardino in un terreno ben lavorato.
Componeneti
La pianta contiene vitamina C, tannini, cere, mucillaggini, canfora, pectina, acido caffeico, un olio essenziale con pinene, citronellale, geraniolo poi contiene polifenoli, flavonoidi, acido rosmarinico, resine e sostanze amare.
Proprietà ed uso
Della melissa si usano le foglie e le sommità fiorite. Prima della fioritura le giovani foglie e le cime dei germogli contengono molto più olio essenziale.
E’ una pianta sedativa, carminativa, spasmodica e stimola la bile.
Serve in caso di ansia, stress ed insonnia, tosse nervosa e disturbi al fegato, coliti e problemi digestivi.
Non assumere melissa in caso di gravidanza, allattamento, ipotiroidismo, glaucoma o danni al nervo ottico. Consumare in quantità moderata in quanto può provocare ansia ed agitazione invece di rilassare.
Infuso di melissa
Per questo è molto piacevole l’infuso delle foglie fresche che si ottiene ponendo un cucchiaio di foglie e sommità in una tazza di acqua bollente.
L’infuso di foglie fresche rilascia un colore giallo verdino nell’acqua ed un profumo incantevole che la pianta essiccata perde. La tisana di melissa è digestiva, allevia il mal di testa, aiuta la memoria e rilassa nei momenti di stress. La tisana è utile in caso di vomito durante la gravidanza.
Il momento migliore per raccogliere le foglie fresche va da aprile a tutto maggio, quando sono più ricche di olio essenziale. L’olio essenziale è molto volatile, soprattutto in fase di essicazione della pianta, per questo è meglio usare le foglie fresche oppure è possibile congelarle.
Naturalmente le foglie e le cime dei germogli della melissa possono essere usati anche secchi, ma l’essicazione deve avvenire in tempi rapidi, facendo in modo che le foglie non diventino marroni.
Le sommità fiorite si possono mescolare al miele di agrumi per ottenere un rimedio rilassante indicato per i problemi di insonnia nervosa.
Questa pianta non va usata in caso di ipotiroidismo.
In cucina
Anche se il suo profumo di cedro è molto intenso la pianta ha un gusto molto delicato.
Si può usare fresca tutte le volte che si desidera dare profumo di cedro e limone ai piatti a base di pesce, ai formaggi, ma si può usare anche nelle frittate, nelle minestre, nei risotti, nei legumi e per realizzare gelati e creme.
Io consiglio di non farla cuocere ed aggiungerla fresca ai piatti oppure di farla cuocere solo negli ultimi minuti di cottura delle vostre preparazioni.
Con la melissa si possono preparare anche bevande dissetanti e liquori.
Si possono aromatizzare le marmellate e la maionese e tutte le salse che vi ispira la fantasia.
Non assumere melissa in caso di gravidanza, allattamento, ipotiroidismo, glaucoma o danni al nervo ottico. Consumare in quantità moderata in quanto può provocare ansia ed agitazione invece di rilassare.
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Cure di bellezza
L’infuso di melissa si può usare una volta freddo come tonico per il viso pe per il lavaggio dei capelli grassi.
Bibliografia:
- Erbe spontanee e commestibili, Riccardo Luciano e Carlo Gatti, Araba fenice edizioni, 2008
- L’erbario di jekka Mc Vicar Logos edizioni 2009
- Enciclopedia delle erbe riconoscimento ed uso medicinale, alimentare, aromatico, cosmetico, Edizioni del Baldo, 2012
- Curarsi con le piante medicinali, Edagricole, 1997
- Curatevi con le erbe, Dr. L. Varvello, De Vecchi editore, 1967
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