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L’aglio delle vigne, spunta d’inverno ed è ottimo in cucina
Scopro in questi mesi freddi un aglio selvatico invernale che cresce abbondante in cespugli lungo i vigneti, le scarpate e nei prati normalmente aridi. Si tratta dell’aglio delle vigne o vineale detto pippolino. Lo riconosco perché gustando i suoi steli, che possono ricordare l’erba cipollina sento un gusto tra l’aglio e la cipolla.
Sono felice perché la natura mi depura mettendo a disposizione sempre la pianta giusta al momento giusto. Proprio in questo mese (gennaio) infatti il sapore dell’aglio vineale è ancora più dolce e delicato rispetto ai mesi che verranno e mi consentirà di realizzare ottimi piatti in cucina.
Descrizione
Questa pianta spontanea appartiene alla famiglia delle liliaceae.
Le foglie dell’aglio delle vigne sono filiformi e ricordano l’erba cipollina. Da lontano sembrano ciuffi d’erba ma il colore è più opaco e tendente al verde bluastro. Nella parte centrale del filo sono cavi.
Il bulbo biancastro radica sottoterra fino a 10 cm. tramite corte radici.
Da maggio a luglio la pianta sviluppa un’infiorescenza con pochi fiori rosa o bianco verdastri e numerosi bulbilli che germinano subito. Ogni bulbillo può generare una nuova pianta. Le teste floreali di questo aglio sono inizialmente protette da singole spate verdi (sembrano cappuccetti) che diventano bianco cartacee quando si aprono.
Nei fiori di questo aglio gli stami sono più lunghi degli stessi.
Nome inglese ed etimologia
Il nome in inglese della pianta è wild onion o crow garlic.
Il nome di garlic crows fa riferimento a due parole anglo sassoni ossia garlic che allude a piante con foglia dalla forma a lancia, mentre la parola crow fa capire che questo aglio selvatico, paragonato con quello comune più pregiato, cresce spontaneamente quasi solo per i corvi.
La pianta dell’aglio vineale sembra resistere ai più comuni erbicidi.
Raccolta, habitat
Solitamente tutte le piante del genere allium che hanno profumo di aglio e cipolla sono commestibili.
L’aglio delle vigne si trova spontaneo negli incolti, nei prati, vicino agli alberi da frutto e lungo le vigne. Lo si vede subito perché cresce in colonie ed a ciuffi.
Le foglie filiformi dell’aglio delle vigne possono sostituire l’erba cipollina mentre i bulbi, anch’essi commestibili, hanno un gradevole gusto di aglio. Le piccole teste bulbose di questo aglio sono un po’ difficili da estrarre per cui meglio sperare di raccoglierli dopo la pioggia. Raccogliamo gli steli dell’aglio vineale da gennaio quando sono più dolci e delicati.
In cucina
Usiamo l’aglio delle vigne in cucina perché è fantastico nelle bruschette, nelle omelette, nelle e frittate, nelle zuppe, nei soffritti e nei sughi. Se non siete vegetariani è ottimo anche nelle carni e nei pesci.
La ricetta della tortilla di patate con aglio delle vigne
Ingredienti: n. 4 uova bio, n. 3 patate medie, sale, olio evo. e n. 10 o 15 steli di aglio delle vigne e se siete riusciti a sradicare anche tre bulbi è il massimo.
Procedimento: Lessate le patate al vapore sul cestello e tenetele da parte. Intanto sbattete 4 uova con un po’ di sale e gli steli ed i bulbi tagliuzzati dell’aglio delle vigne. Aggiungete le patate tagliate a fette spesse e girate. Fate scaldare dell’olio evo in una padella antiaderente e versate il composto della tortilla facendolo cuocere da entrambe i lati fino a cottura.
Proprietà
Questo aglio delle vigne conserva tutte le proprietà del normale aglio ed è vermifugo, disinfettante, antisettico, diuretico ed ipotensivo oltre a contenere vitamina C.
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Se ti interessa leggere di un altro aglio selvatico dal gusto delicato che si raccoglie nei boschi da aprile in poi leggi qui e scopri l’aglio orisno.
Bibliografia
Wild flower of Britain Reader’s digest 1981
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