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Malvone, alcea rosea fiori estivi in cucina
Da piccola mi piaceva confrontare la mia altezza con la pianta del malvone (alcea rosea) o malvarosa. La osservavo con ammirazione nel mio giardino, sentendomi così piccola al suo cospetto ed ero catturata dalla semplice eleganza dei suoi fiori, cosi lisci, colorati ed espressivi. Mi ricordo che aspettavo con ansia l’inizio dell’estate per vedere aprirsi quei boccioli tondi ricchi di tanta bellezza, senza sapere che da grande avrei usato quei fiori nella mia cucina.
Descrizione
Il malvone è una pianta ornamentale, solitamente perenne, che fa parte della famiglia delle malvacee. La pianta può raggiungere un’altezza di un metro, anche se ci sono stati casi di esemplari alti anche due metri. I fusti delle piante sono tondi, duri e verticali e cosparsi di foglie alterne, grandi e palmate, leggermente rugose composte da tre, cinque lobi, più vellutate al tatto nella pagina inferiore. I fiori, ascellari, si sviluppano nella parte alta della pianta. I cinque petali del fiore possono essere rosa, rossi, porpora e bianchi (esistono varietà di colore rosso scuro quasi nero). La fioritura solitamente avviene da giugno a settembre.
La pianta presenta un accrescimento veloce in primavera, estate, momento in cui, dalla rosetta base di foglie si sviluppano i fusti che seccano ad inizio autunno, quando non è raro vedere ancora gli ultimi fiori.
Solitamente la pianta si auto semina. I semi sono di forma tondeggiante ed appiattita e giungono a maturazione in autunno, da ottobre.
La radice della pianta a fittone è carnosa e biancastra.
La pianta è amata dalle api per il polline ed il nettare.
Etimologia e nomi della pianta
Il nome althea deriva dal greco “altheia” e significa “pianta che cura e guarisce”. Il nome botanico del malvone infatti è alcea rosea, mentre in inglese si chiama: hollyhocks.
Il malvone è conosciuto anche come malvarosa.
Diffusione, habitat e coltivazione
La pianta si vede solitamente nei giardini, ma anche negli incolti, nei bordi e lungo le strade, anche in terreni aridi e condizioni poco favorevoli di vegetazione (ad esempio lungo muretti di cemento con presenza di poca terra).
La pianta ama il sole ed è ideale da bordura. Si semina a primavera o ad inizio autunno. Di solito soffre molto il trapianto e non ama essere coltivata in vaso. Il malvone non teme il freddo, ma non sopporta i terreni umidi.
La pianta sembra essere assolvere una funzione depuratrice nei terreni contaminati da metalli pesanti.
Usi erboristici e proprietà
Le radici del malvone (da raccogliere in autunno) e le foglie (da raccogliere da maggio a luglio) hanno proprietà lassative, emollienti, lenitive ed espettoranti. Il decotto di radici è indicato per le proprietà di cui sopra mentre quello di foglie soprattutto per le bronchiti e faringiti. Le radici di alcea rosa sono efficaci per proteggere le mucose, inoltre ha effetto immunomodulante.
I fiori hanno effetto antiinfiammatorio e analgesico. Tra le proprietà fitoterapiche vi sono effetti emollienti, diuretici, stomachici, gastro protettivi, febbrifughi, espettoranti, ipoglicemici.
Componenti
La pianta contiene mucillaggini, pectina, acidi grassi, zucchero, tannino.
In cucina
Le giovani foglie di malvone sono commestibili come quelle della malva e si impiegano nelle zuppe di verdura. Anche i fiori sono commestibili (solo i petali) e si usano generalmente nelle insalate, ma possono essere usati nei biscotti ed in altre preparazioni dolci e salate. I fiori possono essere anche brinati o cristallizzati ed usati su torte, mousse.
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Bibliografia
Erbe consentite, erbe proibite…Ida Salusso, Verde libri edizioni, 2014
The edible flower garde, Kathy Brown, Hermes house, 2018
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