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Bacche di biancospino
Appena scorgo le bacche rosse di biancospino sugli alberi sento già nel cuore un senso di festa. Proprio per questo le colgo belle rosse, al giusto punto di maturazione e le uso sia per decorare la mia casa, sia per le loro proprietà benefiche ed antiossidanti. Sono astringenti, diuretiche e combattono la ritenzione idrica e rafforzano i vasi sanguigni. Favoriscono la salute cardiovascolare.
Il biancospino è uno dei rimedi erboristici più utilizzati per aiutare a contrastare la pressione alta e l’uso dei rimedi ottenuto dalle sue foglie e dai suoi fiori aiuta anche come ansiolitico naturale e come ipotensivo Con le bacche di biancospino è possibile preparare tisane rilassanti e riequilibranti. Frutti e fiori del biancospino sono cardiotonici, antispastici, alleviano i sintomi delle aritmie cardiache, curano l’insonnia. Tuttavia vanno usati con le dovute precauzioni. L’uso è sconsigliato in gravidanza. Le bacche sono ricche di vitamina A e C e si prestano per fare marmellate e liquori. I frutti si consumano anche freschi. Il biancospino comune, Crataegus monogyna si ibrida spesso con il biancospino Crataegus laevigata. Entrambe le specie sono notevolmente simili, ma i frutti del biancospino comune hanno un solo seme, mentre le bacche dell’altro tipo ne hanno due, tuttavia sono entrambi commestibili.
Non esistono biancospini “velenosi” ad eccezione dei semi. Molti Biancospini, pur non essendo velenosi, non sono appetibili. Alcuni migliorano con la cottura ( rif. http://www.eattheweeds.com/the-crataegus-clan-food-poison-2/ ) tutti i biancospini hanno bacche commestibili però come i semi di mela, i semi di biancospino contengono cianuro e non dovrebbero essere mangiati. Elimina quindi solo i semi. Bacche, foglie e fiori possono essere usati per fare una tisana ( rif. https://ouroneacrefarm.com/…/hawthorn-berries-identify…/ ).
Marmellata di bacche di biancospino, ricetta
Per fare questa marmellata ci vuole un po’ di pazienza sia nella fase di raccolta delle bacche di biancospino, sia nella fase successiva di realizzazione, ma via assicuro che il sapore e la consistenza vi faranno dimenticare tutto il lungo procedimento.
Per farla occorre cogliere 200 grammi di bacche di biancospino, lavarle e metterle in una piccola pentola con 300 grammi di acqua e cuocere con coperchio per 5-10 minuti, fino a morbidezza. Poi trasferirle in un colino d’acciaio e schiacciarle con un pestello di legno, aggiungendo l’acqua di cottura, poco alla volta. Roteare e schiacciare affinché la polpa esca dalle maglie. Usare anche le mani se preferite, sempre aggiungendo l’acqua di cottura, pian piano fino a terminarla. Otterremmo circa 300 grammi di prodotto da trasferire nella stessa pentola con 4 cucchiai di miele e 2 di zucchero. Cuocere la marmellata per circa 15 minuti o comunque fino alla giusta consistenza. Invasare in un barattolo medio a chiusura ermetica e conservare in frigo, consumando in breve tempo.
Avvertenze d’uso
Il biancospino Non va usato durante la gravidanza e l’allattamento e non va dato ai bambini ed a persone bradicardiche.
Un’assunzione eccessiva di biancospino può causare nausea e peggiorare la situazione delle persone che soffrono di gastrite o ulcera peptica.
Bibliografia:
Curarsi con le piante medicinali, Eugenio Zanotti, Edagricole, 1997
Cespugli e arbusti selvatici, Reinhard Witt, Franco Muzzio editore, 2012
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