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Cardo spinoso Echinops nelle isole Cicladi
Nelle isole Cicladi, in estate, ci si può imbattere nei cardi spinosi del genere Echinops (cardo pallottola). Prima della fioritura sembrano dei cardi con fusto biancastro, feltrati e foglie spinose, ma si distinguono per le attraenti infiorescenze sferiche con fiori di colore dal bianco all’azzurro più o meno intenso.
I fiori sono veramente coreografici e ci fanno avvicinare loro per osservarli, nonostante le numerose spine di cui è dotata la pianta.
Il genere Echinops comprende infatti molte specie e sub specie tra cui Echinops spinosissimum o Cardo pallottola spinoso che ho avvistato nell’isola di Naxos e Mykonos.
Il cardo pallottola spinoso e’ piu alto del cardo pallottola (Echinops rito) ed i capolini sono più grandi con colorazione dal grigio, azzurro, verdognolo.
Descrizione di Echinops spinosissimum
Echinops spinosissimum fa parte della famiglia delle asteraceae ed è una pianta spinosa perenne eretta e ramificata. L’altezza di questa erbacea varia da cinquanta centimetri ad un metro e mezzo.
Essa produce dei capolini sferici formati da tanti piccoli di fiori bianco blu azzurrati con sfumature dal grigio al verde intervallati da lunghe spine simili ad aculei.
I fiori sono disposti in modo così fitto da far sembrare l’infiorescenza un unico fiore o un riccio appallottolato nei suoi aculei (da qui l’etimologia del genere).
La fioritura del cardo pallottola spinoso avviene generalmente da giugno a luglio.
Le foglie della pianta sono divise ed hanno lobi spinosi.
Habitat e distribuzione
In Italia lo troviamo nel Salento e lungo le coste rocciose pugliesi tra Otranto e Leuca ed in Sicilia.
In Grecia è presente nelle isole Cicladi, Creta, Peloponneso, Samos. Le mie fotografie sono state scattate nei pressi della spiaggia di Elias a Mykonos, Isola di Astypalea e nelle spiagge a sud di Naxos.
La pianta cresce a bordo strada, ma comunque in prossimità delle spiagge ed anche nella sabbia.
Etimologia
Il termine “Echinops” proviene dal greco ἐχῖνος che significa riccio e porcospino e da “ὄψις” per la somiglianza dell’infiorescenza simile ad un riccio appallottolato.
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Bibliografia
Flora del Mediterraneo, Schonfelder, Ricca Editore, 2014
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