(Tutti i diritti riservati)
Cicoria selvatica, mi mangio i fiori azzurri d’estate
Mi piacciono i fori di cicoria, per quell’azzurro cielo che li caratterizza in tutta la loro bellezza. Per me sono la poesia di una mattina d’estate che ti fa aprire gli occhi molto presto, pronta ad assaporare la gioia delle piccole cose della vita. Per questo nel caldo dell’estate li raccolgo e me li gusto in gentili decorazioni nei miei piatti.
Descrizione cicoria selvatica
La cicoria selvatica (cicoria intybus) è una pianta spontanea biennale o perenne della famiglia delle composite, asteracee.
La pianta dall’aspetto rustico è solitamente è alta da 30 a 50 cm.. Le foglie allungate sono più o meno schiacciate a terra e raccolte in una rosetta basale. Le foglie inferiori della pianta sono incise lateralmente e terminano in un grande lobo. Le iniziali possono essere anche non dentate, indivise. Le foglie possono essere senza peli, nei luoghi erbosi e pelosette nei luoghi aridi. Il colore è verde scuro a volte screziate di rosso, soprattutto sulle nervature. Dal centro di ogni rosetta parte un fusto sottile, eretto, rigido e ramificato che porterà i fiori.
I fiori di cicoria
I fiori ligulati sono dei capolini di un bel celeste e spuntano all’ascella delle foglie ed all’apice degli steli. Essi sono delicati ed i petali lisci e sottili. La fioritura avviene per tutta l’estate (da fine giugno ad ottobre).
La radice, carnosa a fittone è beige chiara all’esterno e bianca all’interno.
La pianta è ricca di vasi laticiferi ( contiene lattice).
Le giovani piante di cicoria spuntano di solito in autunno, dopo i primi temporali, in quanto nate da semi che cadono dalla pianta in agosto, dopo la fioritura. Per fiorire le nuove piante attendono di passare il primo inverno.
I frutti sono acheni sormontati da pappo.
La cicoria selvatica ha dato origine a molte varietà orticole come i radicchi e la belga.
Etimologia ed altri nomi della pianta
L’etimologia della pianta è difficile da stabilire in quanto potrebbe derivare da un termine greco con il significato di cercare, mentre il nome derivato dal greco in italiano corrisponde al termine indivia.
La cicoria selvatica viene chiamata radicchio o cicoria comune, mentre il nome inglese è common chicory.
Habitat e diffusione
La cicoria selvatica è diffusa un po’ in tutto il mondo e cresce bene in ogni terreno anche se ama quelli calcarei. Ama il sole, i bordi dei sentieri, gli orti, ed i prati poco falciati. In Italia è presente ovunque da 0 a 1200 m.s.l.m..
Quando raccogliere la cicoria
Il momento migliore per raccogliere le tenere rosette di foglie di cicoria, avendo cura di lasciare radice e colletto alla pianta, va dall’autunno alla primavera. Le foglie giovani di cicoria che si raccolgono in inverno sono le più gustose ed adatte ad un uso a crudo e cotto. Nelle stagioni calde si possono consumare le foglie, ma saranno più dure ed amare per cui meglio cuocerle.
Quando la pianta fiorisce le foglie dei fusti fiorali diventano amare e non piacevoli da mangiare, mentre quelle basali seccano. Io solitamente memorizzo le piante fiorite per tornare a raccogliere la pianta in inverno.
Fiori di cicoria, quando raccoglierli, come usarli, curiosità
All’inizio dell’estate si raccolgono i fiori.
I fiori dal bel colore azzurrato saranno presenti tutta l’estate.
Per l’uso in cucina è bene raccoglierli ed usarli immediatamente (meglio in preparazioni fredde o leggermente tiepide più solide che liquide), vista la loro delicatezza.
Il loro gusto delicato ha una punta di amaro che ricorda il sapore delle foglie.
I fiori si chiudono nelle ore più calde del giorno o in caso di mal tempo, quindi è meglio raccoglierli al mattino ( i fiori si aprono già dalle 6 del mattino). Il colore azzurro dei fiori sbiadisce se gli stessi prendono la pioggia, perché la sostanza che dà loro il colore si scioglie con l’acqua.
Un libro di ricette con fiori ed erbe selvatiche
Se vi piace la cucina con i fiori e le erbe selvatiche acquistate il mio libro ed ebook intitolato: MangiAmo i fiori e sperimentate le mie ricette. Troverete anche le schede delle piante, le ricerche scientifiche sui poteri antiossidanti delle erbe selvatiche e dei fiori e tante altre curiosità. (Le ricette si possono eseguire anche senza fiori ed erbe utilizzando le verdure dell’orto, per cui potete scrivermi per le sostituzioni).
Potete acquistare il libro sul sito www.youcanprint.it o su altri store on line come amazon, lafeltrinelli e mondadori etc..
Fiori di Bach, la cicoria selvatica
I fiori di cicoria sono usati per un fiore di Bach che si chiama Chicory, un rimedio dato alle persone che si preoccupano troppo dei bisogni e degli altri, iper protettive, iper attive che non vivono la solitudine come un piacere e che chiedono costante attenzione da parte del prossimo. La trasformazione aiuta la generosità amorevole a scoprire la libertà di aiutare o non aiutare il prossimo.
Quando raccogliere le radici di cicoria
Le radici di cicoria si raccolgono in autunno ed inverno, nel primo anno di vita della pianta e prima che fiorisca, ma io preferisco non farlo per tutelare al massimo la specie. Le radici lesse condite con olio e limone sono depurative e disintossicanti. La radice tostata invece si usa macinata per fare un succedaneo del caffè.
Proprietà e componenti
la cicoria selvatica è estremamente dietetica e fonte di vitamine B, C, K e provitamina A, inoltre contiene sali minerali, di potassio, ferro, inulina, acido caffeico, flavonoidi, amminoacidi e molto altro. La pianta è una depurativa amica del fegato che aiuta a disintossicarsi, oltre a purificare il sangue. Le foglie inoltre sono adatte a chi soffre di stitichezza. La radice di cicoria abbassa la glicemia.
In infuso utilizzare le foglie di cicoria (30 grammi di foglie fresche in un litro di acqua calda) per problemi di cattiva digestione, stitichezza, inappetenza, depurazione e diuresi, da bere prima dei pasti o durante la giornata.
In cucina
L’insalata di giovani foglie di cicoria è forse uno dei piatti più antichi e conosciuti per il suo potere disintossicante e depurativo, proprio per il gusto amarognolo della pianta. Consumare a volontà le foglie di cicoria aiuta a stimolare le funzioni epatiche e renali. Anche le cicorie ripassate con aglio, olio e peperoncino sono un ottimo contorno. Cicoria e fave è un altro classico abbinamento per questa verdura selvatica, ma provate anche cicoria e fagioli cannellini. Le insalate crude di cicoria invece stanno bene con gli agrumi, io adoro cicoria e mandarini. Il gusto della cicoria può ricordare il tarassaco che però ha foglie decisamente più lisce. Anche le frittate e le zuppe di cicoria sono apprezzabili.
I fiori nei miei piatti li uso come decorazione commestibile soprattutto in piatti freddi. Appena li colgo cerco di usarli immediatamente.
Quando facciamo bollire la cicoria non buttiamo l’acqua, ma filtriamola e facciamola raffreddare conservandola in frigo per berne una tazza ogni mattina a digiuno per depurare l’organismo.
Se si allevano animali da pascolo e galline la cicoria è un’ottima erba da foraggio ricca di vitamine e minerali per i nostri animali.
Le foglie di cicoria fresche sminuzzate e messe a bagno nell’acqua tiepida e poi bollite a 85 gradi, per almeno 2 ore, e lasciate raffreddare danno luogo ad un colorante naturale che si puo usare per tingere lana e tessuti, rifacendo bollire le stoffe con questa acqua colorata a fuoco basso per altre due ore e facendo raffreddare i tessuti e stendendoli.
La ricetta con i fiori di cicoria
Zuppa crudista detox verde ai fiori di cicoria e zenzero
Ingredienti per 3 persone
2 finocchi medio grandi, 2 gambi di sedano, 1/4 di cipollotto fresco di tropea, 1 cucchiaio di semi di canapa decorticati, 4 foglie di piantaggine lanceolata,1 pizzico di zenzero in polvere, 1 pera estiva, 1 foglia di nasturzio, il succo di ½ limone piccolo. Per decorare: 4 fiori di cicoria e 4 di fiordaliso (petali), zenzero fresco grattugiato a piacere e volendo palline di formaggio chèvre doux.
Preparazione
Lavare e tagliare i finocchi ed il sedano a pezzi ed inserirli nel mixer con 1 cucchiaio di semi di canapa ed il cipollotto tagliato a pezzi. Fare scaldare per 1,30 minuti nel microonde 280 ml. di acqua alla massima potenza. Versare l’acqua nel mixer insieme alle verdure ed ai semi. Aggiungere quindi 4 foglie di piantaggine lanceolata ed 1 pizzico di zenzero in polvere e frullare fino a ridurre tutto a purè. Quindi aprire il mixer ed inserire 1 pera estiva tagliata a tocchetti ed 1 foglia di nasturzio e frullare nuovamente. Travasare in una ciotola e mescolare con il succo di ½ limone piccolo. Servire decorando con i fiori di cicoria e fiordaliso, palline di chèvre e zenzero fresco grattugiato.
Bibliografia
- Riconoscere i fiori spontanei d’Italia e di Europa, Margot e Roland Spohn, Ricca Editore, 2013
- Erbe consentite, erbe proibite, Ida Salusso, Verde libri srl, 2014
- Vita di Campagna, Riconoscere e cucinare Le buone erbe, Adolfo Rosati, 2014
Tutti i diritti sono riservati
(per l’uso delle immagini è necessario chiedere il consenso all’autore del sito)
Indicazioni e proprietà erboristiche delle piante e dei fiori sono riportate a titolo informativo, con indicazione della bibliografia. Declino pertanto ogni responsabilità sul loro uso a scopo curativo, alimentare, estetico . Naturainmentecalliopea.it non garantisce sulla validità dei contenuti riportati in questo sito. La verifica individuale indipendente è sempre raccomandata.
Cosa imparare dal mio libro, cucinando le erbe spontanee
Dal mio libro ed ebook intitolato MangiAmo i fiori, ricette con fiori ed erbe serlvatiche imparerete a:
– riconoscere ed usare in modo creativo e fantasioso le erbe spontanee ed i fiori in cucina
– che il gusto di certe piante spontanee assomiglia a quello di certe verdure e frutta presenti in natura, per cui si possono integrare e sostituire ad alimenti.
– assaporare la natura, prima con gli occhi e poi con gli altri sensi
– decorare e mangiare i vostri decori floreali
– creare, sperimentare, inventare, con ingredienti poveri e di stagione, che si trovano in natura, facendo la spesa a costo zero
– che la cucina vegetariana e vegana oltre ad essere salutare e dietetica può essere gustosa ed accattivante, basta conoscere, scegliere, dosare ed abbinare i giusti ingredienti
– potenziare l’apporto vitaminico dei piatti e non usare grassi animali e creare, tra l’altro, deliziose torte senza cottura e risotti veloci mantenendo vitamine e colore
– rivisitare ricette anche di cucine straniere con le erbe ed i fiori spontanei
– ed infine che in qualsiasi stagione c’è sempre qualcosa di spontaneo a portata di mano che finisce nel piatto.
Dove acquisare il mio libro ed ebook
Il libro ed ebook: MangiAmo i Fiori, ricette con fiori ed erbe selvatiche, edito da youcanprint.it è disponibile anche su Amazon e in questo elenco di store on line cliccando qui:
https://www.ibs.it/mangiamo-fiori-ricette-con-fiori-ebook-patrizia-gaidano/e/9788831667302
https://www.mondadoristore.it/MangiAmo-i-fiori-Patrizia-Gaidano/eai978883166730/
https://www.youcanprint.it/cucina-generale/mangiamo-i-fiori-9788831667302.html
https://www.lafeltrinelli.it/libri/patrizia-gaidano/mangiamo-i-fiori-ricette-fiori/9788831663328
https://www.libreriauniversitaria.it/mangiamo-fiori-ricette-fiori-erbe/libro/9788831663328