(Tutti i diritti riservati)
E’ tempo di piantare le rose a radice nuda
Anche in pieno inverno si può pensare in rosa o meglio a preparare un bel giardino di rose.
Per questo mi metto all’opera per creare la mia vie en rose, felice di aver acquistato delle belle piante di rose a radice nuda.
La stagione di impianto delle rose a radice nuda va da novembre a marzo, (escludendo i periodi di grande gelo), questo perché in questo periodo le rose sono in fase di riposo vegetativo.
Le rose si piantano in luna calante.
A questo scopo il terreno nel quale verranno poste non dovrà essere gelato e nemmeno bagnato. Il lavoro dovrà essere eseguito in una giornata senza vento e senza sole, meglio una giornata con cielo coperto, per non contribuire a disidratare la nuova rosa.
Le rose arbustive dovranno essere piantate ad una distanza di 80, 100 cm. una dall’altra., mentre quelle a cespuglio a 40, 60 cm. Il terreno dovrà essere lavorato e dovranno essere tolte le erbacce creando una zona di rispetto per la nuova pianta di rose.
Le fasi della piantagione delle rose a radice nuda
1. Esame della nuova pianta ed accorciamento dei rami e delle radici
Le rose a radice nuda normalmente si presentano con una parte verde fatta di rami e con le loro radici, come se fossero state potate molto basse e poi sradicate.
Per questo dopo che le avete acquistate, prima di piantarle nel terreno, è opportuno esaminarle bene per riequilibrane chioma e radici.
Si potrà procedere ad accorciarne le radici, qualora le stesse fossero lesionate, marcie o troppo lunghe. La parte verde, ossia i rami, si potranno accorciare anche all’inizio della primavera, lasciandoli ad un’altezza di massimo venti centimetri. Li si potrebbe accorciare anche in inverno al momento dell’impianto, ma il clima rigido soprattutto del nord Italia potrebbe danneggiarli.
I rami delle rose verranno accorciati e potati di modo che la pianta di rose sia aperta a ricevere la luce necessaria in fase di crescita, per cui sarà nostra cura eliminare tutti quei rametti piccoli o troppo deboli che si dirigono al centro della pianta.
2. Scavo della buca di impianto
Le rose nuove non vanno mai piantate dove hanno vissuto altre rose. Se proprio non si dispone di spazio in giardino è necessario cambiare e concimare il terreno per almeno sessanta centimetri di profondità.
Se non si rispetta questa regola le rose non cresceranno sane e robuste e non fioriranno adeguatamente, ammalandosi. Questo perché dove hanno vissuto altre rose il terreno ormai risulta impoverito delle sostanze nutritive di cui esse hanno bisogno.
La buca di impianto deve essere più grande dell’apparato radicale della rosa da piantare. Più grande è la buca, più la rosa crescerà sana e robusta. Consideriamo almeno una buca di 40 per 40 cm. Si potrà anche scavare la buca di impianto anche un mese prima dell’arrivo della nuova rosa.
Se il terreno è pesante al fondo della buca potrete porre materiale drenante come ciottoli o cocci di mattoni. Al fondo della buca, se necessario, potrete sistemare anche un po’ di terriccio mischiato a del concime come la cornunghia o letame bovino.
Le rose amano i terreni leggermente acidi quindi si potrà creare la giusta acidità al terreno aggiungendo piccole quantità di calce o calcare, a seconda del terreno.
Nel porre la rosa nella buca abbiate cura di metterla al centro della stessa tenendola con una mano in posizione verticale mentre con l’altra disponete le radici a raggiera. Le radici non vanno mai poste a diretto contatto con i concimi quindi abbiate cura di osservare che le stesse si poggino sul terriccio.
Fase opzionale dell’immersione delle radici della rosa
Le radici delle rose a radice nuda si potranno immergere in una miscela di acqua, terra e letame. Questa miscela poi si potrà versare nella buca di impianto prima di riempire di terra la buca stessa. Questa fase consente di creare un film protettivo sulle radici della nuova rosa. Se si realizza questa fase non è necessario porre altro concime dentro la buca e si dovrà bagnare di meno la pianta al termine dell’impianto. Questa fase naturalmente non esclude le concimazioni successive delle rose.
3. Sistemazione della pianta nella buca di impianto
A questo punto la nuova rosa andrà sistemata nella buca avendo cura di non piegare le radici e lasciarle libere di adagiarsi nella stessa, seguendo la loro naturale direzione.
Per vedere se la buca è profonda al punto giusto, una volta adagiata all’interno la rosa, si farà attenzione di tenere il punto di innesto ad un centimetro sotto il livello del terreno di copertura. Qui ci sono diverse teorie da seguire, ma io mi trovo bene con questa.
Un altro accorgimento da seguire in fase di copertura della buca di impianto è quello di non lasciare aria tra la terra e le radici della rosa, assestando con i piedi il terreno intorno alla stessa.
Per questo è necessario comprimere bene la terra attorno alla pianta di rosa creando un argine o piccola conchetta a contorno per il contenimento dell’acqua di irrigazione.
Per buon attecchimento delle rose è necessario piantarle molto ferme nel terreno.
Anche le piante di vecchie rose possono essere trapiantate sradicandole quando sono in fase di riposo vegetativo. Anche qui si accorceranno i rami e si libereranno le radici, accorciando le più grosse e fittonanti.
4. L’irrigazione della nuova rosa
A questo punto, creata la conchetta di contenimento dell’acqua, è possibile annaffiare la nuova rosa.
Si darà un po’ di acqua nell’ora più calda della giornata, se si è effettuato l’impianto in inverno.
Erogare l’acqua in modo lento e graduale per farla arrivare alle radici.
Dopo un’ora dall’ annaffiatura è importante coprire la buca con un po’ di terra che verrà leggermente compressa e sistemata e poi volendo si potrà disporre della paglia o foglie per proteggere la rosa dal freddo dell’inverno.
E’ bene bagnare le piante nuove anche in inverno soprattutto in caso di stagione secca, poco piovosa, altrimenti riprendere la somministrazione dell’acqua quando la rosa ritorna a vegetare.
Se ti piacciono le rose e vuoi scoprirne la storia, i tipi , le curiosità, leggi il mio articolo cliccando qui
Bibliografia
Le rose moderne coltivate ed allevate da floricoltori, amatori e seminatori, di Domenicao Aicardi , Apeiron editori, 2008
Tutti i diritti sono riservati
Indicazioni e proprietà erboristiche delle piante e dei fiori sono riportate a titolo indicativo, con indicazione della bibliografia e non costituiscono alcun tipo di consulto, prescrizione o ricetta medica. naturainmentecalliopea.it non garantisce sulla validità dei contenuti riportati in questo sito. La verifica individuale indipendente è sempre raccomandata.