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Filipendula vulgaris, piccoli fiori amati dalle api
I piccoli fiorellini bianchi a sei petali e sei sepali, che parevan di ciliegio mi avevan portato, con il loro dolce profumo in quel luogo. Mi ero fermata lì attratta dai fiori, per conoscere meglio la nuova pianta, già amica delle api. Quel giorno c’era una brezza leggera che preannunciava la pioggia ed i colori della natura parevano più vivi.
Quel piccolo prato mi accoglieva immacolato, non ancora calpestato, così potei esplorarlo felice di condividerlo con le api già amiche della filipendula vulgaris elegante nei suoi lunghi steli eretti, divisi e fioriti.
Descrizione della pianta
I fiori della filipendula vulgaris sono bianchi cremosi e piccini e profuman di dolce, come per ricordare qualcosa di buono, tipo le mandorle. Essi sono riuniti in cime apicali corimbose.
Quel giorno, la piantina mi salutò e si presentò con tutto il suo splendore annunciandomi il suo nome. Lei era la “Filipendula vulgaris“, in inglese dropwort.
Una erbacea perenne, della famiglia delle rosaceae, alta fino a 70 cm. con lunghe foglie basali verdi scure, grossolanamente dentellate e lunghi steli fioriti. Le foglie inferiori hanno fino ad otto piaia di grandi foglie. Le radici invece presentano tuberi ovoidi o rotondeggianti.
Su di lei quel giorno c’erano le api, perchè è una pianta mellifera ed attira anche le farfalle.
Infatti la pianta della filipendula v. nutre alcune larve di farfalle come le lasiocampidae, erebidae, incurvaridae ed altre.
Etimologia
Il nome della pianta deriva da fìlum ossia filo e da péndulus ossia pendente, forse per gli stami lungamente filamentosi, mentre la parola vulgaris deriva da volgo, ossia comune.
Fiori di filipendula
I suoi fiori in boccio, in parte ancora chiusi, si aprono tra maggio e giugno e sono usati per:
– i profumi
– nei bouquet delle spose
– per realizzare potpourri
Habitat e coltivazione
La pianta cresce nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale, nei prati e nei boschi, spesso su terreni umidi.
La pianta non è presente in Calabria.
La pianta fa parte del genere delle specie erbacee appartenenti alle spiree per questo la filipendula vulgaris viene definita anche spiraea filipendula.
La filipendula v. è una perenne sempreverde che cresce bene in posizioni a mezz’ombra senza disdegnare il pieno sole e preferisce terreni umidi da neutri ad alcalini. E’ una pianta rustica che si propaga attraverso la divisione dei cespi in primavera e poi si auto seminerà da sola.
In giardino forma una bella copertura del tereno ed è ideale ai confini del giardino o per creare zone wild garden.
Proprietà e componenti
I fiori ermafroditi, hanno proprietà diuretiche e lassative e le gemme florali contengono acido salicidico, come l’aspirina, ma il loro effetto è molto più delicato sullo stomaco.
In erboristeria si usano i fiori per preparare tisane, per bruciori ed ulcere allo stomaco, per mal di testa, in casi di malattie da raffreddamento, diarrea e come antinfiammatorio in caso di reumatismi. Anche le radici hanno le stesse proprietà antireumatiche, diuretiche, depurative ed astringenti. La radice sembrerebbe usata nei trattamenti dei calcoli renali e della vescica.
I fiori contengono: gaulterina, spireina, eliotropina, vaniglina, terpeni, acido salicidico, tannino ed un olio essenziale.
In cucina
In cucina si usano le sue radici, che presentano tuberi ovoidi o rotondeggianti, ricchi di amido, il che fa si che si possono mangiare, immersi nel latte, mentre i suoi fiori immersi nel vino dolce lo insaporiscono di moscato. Anche le giovani foglie sono commestibili e possono essere aggiunte alle insalate ed alle zuppe.
Bibliografia:
Herbs, Lesley Bremness, Dorling Kindersley book, 1994
Fiori di Liguria G.Nicolini A.Moreschi, Edizione siag Genova, 1970
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