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Un negozio di fiori ed una libreria a Torino
Apro la porta, attraverso una particolare maniglia fiorata, ed entro nel piccolo negozio di fiori che è anche una libreria in Piazza Chironi a Torino.
Un luogo che profuma di fiori e pagine sbiadite, di storie di vita, dal sentore dell’erba e del muschio. Un luogo ingombro di libri, fotografie, cartoline, lettere, chiavi, soprammobili, pupazzi, foto, quadri e tanti vasi vistosi di fiori recisi, tra cui garofani rossi.
Un negozio originale ed un uomo nato tra i fiori
Il negozio è originale, sembra quasi una casa. Sono ammaliata da questo piccolo spazio fuori dal tempo, che racchiude l’essenza di Sergio Scardetta e gli chiedo come gli sia venuto in mente ed apprendo che Sergio è nato tra i fiori.
Una vita dedicata ai fiori ed alla cultura
Sergio ha seguito le sue orme della made Maria dedicando la sua vita ai fiori ed accompagnandoli ai libri vecchi lasciati dalla gente nel suo negozio. Direi proprio una fantastica assonanza che io trovai quel giorno in quel luogo.
Un pomeriggio invernale tra i fiori
Quel pomeriggio fui molto felice di parlare con Sergio, le sue parole erano calco vellutato e tabacco e viaggiavano libere tra i ricordi ed i pensieri.
Quel giorno tra i fiori, comprai alcuni vecchi libri e Sergio mi fece omaggio di un mazzo profumato che sapeva di lilium e di rose.
Se penso a Sergio ed alla sua mamma Maria non posso che associare a loro il fiore del garofano, tra i quali nacque Sergio.
Il fiore del garofano profuma di spezie
Il garofano è una pianta probabilmente conosciuta già da Teofrasto, circa trecento anni prima di Cristo. Un fiore dal delicato e persistente profumo che ricorda i chiodi di garofano (eugenia caryophyllata), dal nome latino di “caryophyllus” e dal comune nome di “garofolo”, da cui deriva il nome della specie.
Il garofano fu anche “fiore della salvezza” in quanto i soldati della seconda crociata di Luigi IX, scampati alla peste in Tunisi, lo portarono in Francia per coltivarlo. Così il 1800 fu l’espressione di massima coltivazione del garofano che portò anche alla nascita degli ibridi.
Descrizione dei garofani
I garofani in generale hanno foglie strette e lanceolate, grigio verdi o argentate, sparse lungo il fusto che a volte è ritorto. Le forme alte di garofano sono piuttosto deboli come stelo ed hanno bisogno di sostegno per evitare che si danneggino, questo anche se i garofani se sono specie rustiche o semi rustiche. Il garofano, è conosciuto col nome di linneiano di “Dianthus” ed appartiene alla famiglia delle caryphyllaceae.
Coltivazione
I garofani, per essere coltivati, prediligono posizioni soleggiate ed un terreno aperto e ben drenato, leggermente alcalino, ad eccezione di dianthus pavonius che lo predilige acido.
I gruppi di garofani
I garofani si dividono in gruppi, disponibili in cultivar monocrome o bicolori, tra cui:
–garofani da bordura: annuali o perenni, sempreverdi, rustici, con abbondante fioritura estiva, adatti da recidere o per bordura. Ogni stelo porta cinque o più fiori profumati, doppi o semidoppi, larghi fino a 8 cm.
Tra i garofani da bordura cito: “dianthus Aldridge yellow” (fiori semi doppi giallo chiaro), il “d. Bookham perfume” (perenne profumato, semidoppio cremisi) ed il “d. Christine Hough” (perenne con fiori semidoppi color albicocca sfumati e striati di rosa fucsia).
-garofani rifiorenti: che fioriscono tutto l’anno, semi rustici, coltivati per la produzione di fiori recisi.
Piante perenni, sempreveerdi, con fiori doppi, larghi fino a 6 cm., generalmente senza profumo, spesso striati o variegati.
Tra i rifiorenti cito: il “d. Albisola” (fiore doppio giallo arancio), il “d. Astor” (fiori profumati doppi scarlatti, una delle poche varietà rifiorenti profumate), il “d. Borello” (fiori doppi gialli), ed il “d. Pierrot” (fiori doppi lavanda rosa chiaro con petali orlati di viola).
-garofanini: perenni, rustici, sempreverdi, cespitose adatte a bordure e dai fiori fragranti, singoli o doppi di diametro da 3 a 6 centimetri.
Le suddivisioni dei garofanini
I garofanini si dividono a loro volta in garofanini classici, a cespo basso e masse di fiori da metà estate e garofanini moderni, più vigorosi dei precedenti e generati dall’incrocio tra un garofanino classico ed un rifiorente.
Tra i garofanini cito: il “d. Alice “(garofanino moderno, fiori semi doppi bianco avorio con occhio cremisi), il “d. Bovey Belle” (garofanino moderno con fiori semi doppi viola intenso ottimi da recidere), il “d. Freckles” (garofanino moderno con fiori doppi rosa scuro screziati di rosso), poi il “d. Brympton Red”(garofanino classico con fiori singoli cremisi brillante con sfumature più scure) ed il “d. Dad’s Favourite” (garofanino classico, con fiori profumati semidoppi bianchi orlati di marrone).
Altri dianthus
Altre varietà di dianthus che cito sono:
– caryophyllus (il classico garofano rosso, bianco e giallo dei fioristi)
– barbatus o “garofano dei poeti” o “garofano a mazzetti”, molto profumato, coloratissimo, biennale e rustico, adatto a bordure, aiuole.
– alpinus che è l’unica specie sponatanea, dei pascoli delle Alpi orientali, con i fiori privi di profumo
– deltoides, di colore rosa intenso, a piccoli fiori, presente nei pascoli della nostra penisola.
Etimologia
L’etimologia di “dianthus” significa “fiore di Dio”, perchè deriva dal greco “Διὸς” da Dio, fiore di Zeus ed “ἄνϑος ” ossia fiore.
Gli usi dei garofani
I garofani si usano in profumeria per via delle essenze, mentre nella medicina popolare venivano usati come espettoranti e diuretici. Dai petali dei garofani si ricava un tonico nervino.
Con i garofani rossi ( dianthus caryophillus) è possibile realizzare un liquore al garofano rosso.
La ricetta del liquore al garofano rosso
Si procede facendo infondere per quindici giorni, in un litro di alcol a 90°, trecento grammi di petali di garofano e dieci chiodi di garofano al quale si andrà ad unire uno sciroppo, ben freddo, fatto con un chilo di zucchero ed un litro d’acqua, bolliti per almeno cinque minuti. Questo liquore si dovrà filtrare ed imbottigliare e bere dopo due mesi dalla produzione. D’altronde in antichità già i mussulmani usavano i petali di garofano per profumare i liquori.
I garofani in cucina
I petali dei garofani si possono usare per impreziosire insalate, zuppe, salse e torte di frutta. L’unico accorgimento è quello di staccare la parte bianca da ogni petalo (unghia) che risulta essere molto amara.
Un libro di ricette con i fiori e le erbe selvatiche
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Bibliografia:
Piante da fiore e ornamentali, Eva Mameli Calvino, Editoriale G.Mondadori, 1992
La grande enciclopedia delle piante e dei fiori da giardino, Christopher Brickell, Arnoldo Mondadori Editore, 1990
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