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Iris in giardino
Ci sono fiori in giardino che evocano ricordi o momenti d’amore. Un amore può nascere come un fiore e ci si può innamorare in un giardino di iris, proprio nei mesi di aprile e di maggio quando questi fiori sbocciano in tutta la loro bellezza. ll genere Iris comprende almeno duecento specie di piante della famiglia delle Iridaceae, il cui fiore è comunemente conosciuto anche con il nome di giaggiolo, mentre la loro origine proviene dall’Europa boreale.
Il profumo dell’iris
Il profumo dell’iris pare che provenga dal rizoma del fiore dell’iris pallida, coltivato per la raccolta dei rizomi, ed impegato in essenza in profumeria, tradizione peraltro conosciuta da secoli dalla Toscana, specialmente la zona del Chianti, ove si trovano grandi coltivatori di iris barbate alte.
Iris in Toscana
La Toscana, come dimostra il suo gonfalone, ha da sempre avuto un legame molto forte con il fiore dell’iris o giaggiolo che ne è simbolo fiorentino, come si vede proprio sul gonfalone nel quale c’è un giglio rosso, che in realtà è un iris, su sfondo bianco. Dal 1954 a Firenze invece venne creato il Giardino dell’Iris, in viale Michelangelo 82, nato per ospitare, ogni anno, il concorso internazionale dell’iris per le migliori varietà di iris (barbata alta e da bordura), vedasi il sito www.societaitalianairis.com.
Firenze è detta anche città gigliata perché un tempo sulle sponde del fiume Arno crescevano spontanei giaggioli o iris florentina (dal colore bianco venato d’azzurro).
Alcuni iris
Oggi l’iris florentina è quasi scomparso lasciando il posto all’iris pallida , proveniente dalla Dalmazia, dal tipico colore viola chiaro e dalla iris germanica di colore viola scuro.
L’iris pallida dalmatica (lirio pàlido, in spagnolo ed iris pale in francese) venne usata dai tempi dei tempi in profumeria e distilleria ove i rizomi vengono raccolti e sbucciati a mano ed essiccati dai due ai cinque anni, per questi usi.
Caratteristiche degli iris e classificazione
Gli iris sono piante perenni bulbose o rizomatose, erette, molto resistenti, rustiche e facili da coltivare che crescono spontanei fino ai mille metri di altitudine.
Gli iris si dividono in vari gruppi e generi, tra cui quelli di questa classificazione:
- rizomatosi, con rizoma legnoso e foglie a forma di spada raccolte in un ventaglio basale;
- barbati, ossia iris rizomatosi con ciuffo di peli colorati al centro di ogni lacinia. Questo gruppo comprende la maggior parte degli iris.
- imberbi, ossia iris rizomatosi privi di barbe sulle ali, ove i gruppi più diffusi sono il Pacific Coast, gli Spuria, i Siberiani e gli iris acquatici giapponesi.
- crestati, ossia iris rizomatosi con creste invece dei ciuffi di peli;
- bulbosi, con bulbi muniti di radici carnose che immagazzinano le sostanze nutritive, caratterizzati da foglie lanceolate e scanalate o quasi cilindriche;
- xiphium, che includono gli iris spagnoli, inglesi ed olandesi;
- juno, ossia bulbosi con radici carnose, molto belli per i fiori, ma difficili da coltivare;
- reticulata, che includono gli iris nani a fioritura precoce.
Descrizione del fiore iris
Gli iris si presentano con grandi fiori variamente colorati, spesso con diversi toni sullo stesso fiore.
Il blu e il viola sono i colori più frequenti, ma la palette degli ibridi annovera diversi colori tra cui il bianco, l’azzurro, il giallo, l’arancione, il rosa, il rosso, il marrone.
Ogni fiore di iris è composto da tre grandi ali (petali penduli o semipenduli) in molti casi crestati od ornati da ciuffi di peli.
A scopi ornamentali, i vari gruppi di ibridi, si dividono in base alle altezze delle piante in fiore per cui abbiamo i miniaturizzati con altezza fino a 20 cm., i nani con altezza tra i 20 ed i 40 cm, i medi alti tra i 40 ed i 70 cm, ed i grandi, alti 70 cm o più.
I fiori e le foglie degli iris
I fiori, dalla forma simmetrica, hanno un gradevole profumo e come dicevo sopra sono composti da tre petali interni eretti e tre pelali esterni ricadenti, mentre le foglie di colore verde azzurrognolo a forma di spada, disposte a ventaglio sono molto decorative e contribuiscono ad ornare il giardino anche al di fuori del periodo di fioritura.
La classica forma a ventaglio delle foglie si nota quando vengono potate, nel momento dell’estrazione del rizoma dalla terra, in fase di propagazione della pianta.
I rizomi degli iris
I bulbi di iris sono tuberosi e si chiamano rizomi e sono sono il metodo migliore di propagazione e coltivazione della pianta. Oggi i rizomi degli iris in cosmetica, vengono polverizzati ed impiegati in talchi e ciprie. Il rizoma è uno stelo modificato in organo di riserva che affiora la superficie del suolo, da dove partono le radici e il fogliame.
Come e quando coltivare gli iris
Gli iris crescono facilmente in terreno normale, anche asciutto e calcareo, in piena luce, ma non prediligono terreni troppo pesanti e troppo argillosi che conservano troppa acqua in inverno perché favoriscono la marcitura dei bulbi.
L’ottimale messa a dimora dei rizomi avviene a fine estate (ottobre), quando i rizomi verranno interrati, non troppo profondamente, per non compromettere la fioritura che avverrà nell’anno seguente.
Cura degli iris
Gli iris richiedono un’annaffiatura iniziale e poi generalmente poche cure a meno che non sia una stagione particolarmente secca.
- Una volta sfioriti, per evitare la formazione di semi, che affaticherebbero inutilmente la pianta è bene tagliare gli steli fiorali.
- Dopo qualche anno invece si possono dividere i ciuffi fioriferi troppo densi per rigenerarli e per migliorare la fioritura delle piante stesse, procedendo così:
si sradica il ceppo durante l’estate o l’autunno, si taglia il fogliame a 10-15 cm e si dividono i rizomi tenendo solo i pezzi più belli, muniti almeno di un ventaglio di foglie e qualche radice, poi si ripiantano subito in terra in un altro posto soleggiato del giardino (perchè all’ombra produrrebbero quasi solo foglie).
Il fiore dell’iris, curiosità
Il fiore dell’iris è diffuso in tutto il mondo ed è apprezzato anche in oriente, dove venne per lungo tempo impiegato nella medicina popolare come antinfiammatorio ed antibatterico.
La qualità presente in Cina, con i fiori purpurei, viene chiamato dai cinesi “farfalla porpora”, per la sua conformazione.
Bibliografia
- Piante da fiore ed ornamentali, Eva Mameli Calvino, Editoriale G. Mondadori, 1992.
- La grande enciclopedia delle piante e dei fiori da giardino a cura di christopher Brickell, Arnoldo Mondadori editore, 1990.
- Fiori di Liguria, G. Nicolini A.Moreschi, edizione siag Genova, anni 1970
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