(Tutti i diritti riservati)
La natura è medicina
Per me non c’è miglior medicina se non la natura.
La natura cura il corpo dell’uomo dai tempi dei tempi arrivando alla sua psiche. Così risana, riequilibra fornendoci, al momento giusto, tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Per questo in certe sere, con una bella tazza calda di tisana alla malva selvatica (malva silvestris), ritrovo tutto il mio benessere naturale.
Sorseggiando pian piano l’aroma di quei fiori mi ritrovo e rigenero.
Penso e fantastico sulla parola tisana
Così penso alla parola tisana e la scompongo in “ti-sana” e penso ad un elisir profumato e colorato che ristora corpo e psiche, apportando benessere psicofisico generale.
Sarà per questo che le tisane mi piaciono tanto, soprattutto quella alla malva selvatica, una vera panacea.
La malva in cucina e le sue proprietà
I fiori di malva silvestris mi piacciono molto e li uso in cucina, assieme alle foglie, sia freschi sia secchi, in preparazioni salate e dolci.
In autunno mi preparo una fumante zuppa con foglie di malva. Questo lo faccio anche in primavera, usando i giovani fusti della pianta ed i fiori.
La malva selvatica infatti contiene vitamina A, B1 e 2 e vitamina C, oltre a minerali come potassio e mucillaggini, regolarizzanti dell’intestino.
La zuppa di “molokia” ed il mercato di Porta Palazzo a Torino
In Egitto la malva si trova nella “melokia” o “molokhia” che è anche su per giù il nome con cui ho sentito chiamare la malva dagli isolani greci.
Con queste buste di erba si prepara una zuppa tipica, un piatto della tradizione contadina, molto salutare. Potete trovare buste di molokia a Torino nei pressi del coloratissimo e multietnico mercato di Porta Palazzo (piazza della Repubblica e vie adiacenti, ove ci sono anche diversi negozi arabi).
Anche in Grecia la malva selvatica è molto diffusa ed il nome greco è moloha.
I fiori di malva in cucina
In cucina i fiori di malva silvestris si prestano per essere pastellati o per essere aggiunti nei risotti e sui formaggi freschi.
Perchè la malva fa bene
La natura, con i fiori della malva, mi ha donato un rimedio totale ed unitario per depurarmi e disintossicarmi.
La malva mi libera dalle scorie che si sono accumulate nel mio intestino e lo protegge con le sue mucillagini, lenendo le tensioni, in particolare a carico del colon.
La pianta della malva mi dice che è utile prendersi cura del nostro intestino, in quanto è il nostro secondo cervello.
La malva silvestris favorisce (in tisana) anche un sereno riposo notturno che mi gusto visivamente attraverso il colore blu, rilasciato nell’acqua dai fiori, quando me ne preparo una tazza, prima di addormentarmi.
La preparazione della tisana di malva selvatica
Per preparare la tisana di malva selvatica si possono usare sia fiori, sia foglie avendo cura di raccoglierli senza ruggini ed in buone condizioni, dopodiché si passa all’essiccatura degli stessi, da farsi all’ombra.
I fiori e le foglie secche si conservano per tutto l’inverno in barattoli di latta al riparo dalla luce.
Per la realizzazione della tisana o infuso di malva selvatica si procede mettendo sul fuoco un bel bollitore d’acqua, la si fa bollire e poi si spenge il gas dedicandoci alla frantumazione dei fiori e foglie secchi che si metteranno in una teiera, per farli infondere attraverso l’acqua bollente. Dopodiché si copre e si lascia riposare per almeno sette minuti (ma si può arrivare a quindici minuti), poi si filtra, si strizzano ancora i residui di pianta per non perdere i principi attivi e si sorseggia.
Malva silvestris, altre virtù erboristiche
Personalmente sono molto affezionata alla pianta della malva, che considero un’amica preziosa. Per me, la pianta, è simbolo dell’energia femminile. Questo lo dico per le sue virtù emollienti e lenitive a favore dell’apparato urinario in quanto ottimo rimedio per le cistiti eprotettivo della mucosa vaginale e della mucosa boccale. La malva infatti è preziosa alleata in caso di gengiviti e disturbi del cavo orale.
Descrizione, habitat ed etimologia
La malva selvatica o “silvestris” è una pianta mellifera, biennale o quasi sempre perenne della famiglia delle malvaceae.
Le foglie della pianta sono palmate, alterne, dai margini ondulati ed i fusti sono eretti.
Dai fusti, in corrispondenza dell’ascella, si sviluppano dei bei fiori rosa – viola, a cinque petali, caratterizzati da striature più scure lungo i petali.
La malva silvestris cresce un po’ovunque, nei prati, negli incolti, lungo le strade e le ripe in tutta Italia, resistendo molto bene al freddo invernale.
L’etimologia della malva silvestris deriva dal greco “malakos –malàche” ossia molle, benevola, per le sue proprietà emollienti, mentre “sylvestris” indica il suo ambiente.
Un libro di ricette con i fiori e le erbe selvatiche
Se vi piace la cucina con i fiori e le erbe selvatiche acquistate il mio libro ed ebook intitolato: MangiAmo i fiori, e sperimentate le mie ricette. Troverete anche le schede delle piante, le ricerche scientifiche sui poteri antiossidanti delle erbe selvatiche e dei fiori e tante altre curiosità.
Potete acquistare il libro sul sito www.youcanprint.it
Bibliografia:
- Erbe consentite erbe proibite – Ida Salusso – Verde libri editore srl, 2014
- Nuovo Erbario Figurato, G. Negri – Hoepli, 2014
- Atlante illustrato delle piante medicinali e curative, Edizioni il Castello, 2013
- Riconoscere i fiori spontaneei – Margot e Roland Spohn – Ricca Editore, 2013
- Enciclopedia delle erbe, riconoscimento e uso medicinale alimentare, aromatico, cosmetico -Edizioni del Baldo, 2012
- Erbe spontanee commestibili – Riccardo Luciano , Carlo Gatti – ed. ArabAFenice, 2007
- Enciclopedia delle piante, I Grandi Manuali – Fabbri Editore, 2000
Tutti i diritti sono riservati
Indicazioni e proprietà erboristiche delle piante e dei fiori sono riportate a titolo indicativo, con indicazione della bibliografia. Esse non costituiscono alcun tipo di consulto, prescrizione o ricetta alimentare, medica, erboristica. Naturainmentecalliopea.it non garantisce sulla validità dei contenuti riportati in questo sito. La verifica individuale indipendente è sempre raccomandata.
Anch io sono affezionata alla malva
Cara Patrizia
Che piacere commovente leggere le tue riflessioni che inducono anche le mie.
Sono una grande estimatrice della malva, già da bambina mi hanno insegnato a riconoscerla tra le erbe del fieno per i nostri animali. Da adolescente mia madre mi preparava amorevolmente degli impacchi per disinfiammare la pelle colpita da quell’acne che mi creava tanta vergogna a presentarmi in classe! E non ho più smesso di berla per mal di gola e colite… Ma poi quanta dolcezza emana il colore dei suoi fiori?? Grazie Natura e grazie Patrizia
Un abbraccio dalla massaggiatrice del castello di fronte a casa tua😙
Stella, il fiore della malva mi riporta all’amore che tu regali con il tuo lavoro. Mi hai regalato un’immensa gioia con le tue parole. Mi sono ritrovata con te bambina nei prati e nella classe in un infinita dolcezza. Con amicizia, un abbraccio Patrizia