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Lavanda bio in Piemonte ed olio essenziale
Un ettaro e mezzo di terra sana, coltivata a lavanda officinale biologica. Ben 22000 piantine di lavanda sono state piantate a Cascina Gelosia, ormai 6 anni fa, dalla famiglia che se ne prende cura, in Strada della Gelosia 14, Castelnuovo Don Bosco (Asti).
Sulla loro pagina facebook dal nome: Lavanda Cascina Gelosia, troverete anche un recapito telefonico per informazioni.
Le visite sembra che avvengano senza orari e prenotazioni, ma solo nel rispetto totale dei cespugli di lavanda, delimitanti altresì da un nastro arancio, che contorna tutto il campo, percorribile per il suo perimetro.
Per me una bella passeggiata, non lontano da casa, la lavanda in Piemonte, soprattutto per il modo di coltivare, totalmente biologico, ove il diserbo avviene ancora con la zappa, senza l’uso di prodotti chimici. E si vede subito perché tra i filari di lavanda crescono papaveri, amaranto e tante altre erbe selvatiche.
Un luogo semplice che in miniatura ricorda la Provenza per il profumo, il colore dei fiori ed il canto incessante delle cicale, in un pomeriggio sereno di fine giugno.
Questa lavanda officinale totalmente biologica è stata piantata per essere distillata e finire nella preparazione dell’olio essenziale di lavanda.
Olio essenziale di lavanda, distillazione
L’olio essenziale di lavanda prima di essere tale subisce un processo di distillazione a carico dei fiori della lavanda angustifolia.
La lavanda fiorisce da giugno e le spighe vanno colte quando sono ancora chiuse e dure di modo che il calore estivo non contribuisca a far disperdere la loro fresca essenza.
La distillazione dell’essenza di lavanda si ottiene dalle spighe fiorite di lavanda ed ha una colorazione giallo o giallo verde ed un gusto amarognolo.
La distillazione della maggior parte degli oli essenziali si ottiene per lo più per trascinamento a vapore acqueo a bassa pressione.
Come usare l’olio essenziale di lavanda
L’olio essenziale di lavanda è ha un profumo inconfondibile ed è utile in aromaterapia, massaggio e frizioni sulla pelle, per moltissime cose, ma non eccedere le due gocce ad uso.
Nel quotidiano diffondere negli ambienti di lavoro olio essenziale di lavanda nell’ambiente aiuta la comunicazione tra individui stressati.
Le proprietà
L’olio è noto per le sue proprietà carminative, antispasmodiche, sedative, antisettiche, diuretiche, anti fungine, colagoghe, cicatrizzanti, anticatarrali, antivirali, toniche e stimolanti.
La lavanda rilassa i muscoli, calma l’ansia e dispone la persona ad un sonno sereno, riuscendo a conciliare l’effetto sedativo con quello tonico.
Per dormire bene consiglio due gocce di lavanda sotto il cuscino o frizionate sulle tempie la sera, per dimenticare tutti i momenti difficili, questo anche in caso di dolori alla cervicale.
La lavanda inoltre è efficace per tutte le malattie da raffreddamento per il suo effetto antibiotico e stimolante del sistema immunitario, inoltre agisce sullo stomaco e incoraggia l’attività del fegato e della bile, la peristalsi intestinale e la diuresi.
Un rimedio d’emergenza
Avendo doti cicatrizzanti è utile in caso di ferite, punture di insetti (zanzare, vespe, api), eritemi da medusa ed applicata sulle ustioni sembra facilitare la guarigione delle bruciature, evitando la formazione delle vesciche.
Su una puntura di vespa, medusa o scorpione applicare ogni cinque minuti per mezz’ora 2 gocce di olio di lavanda spigo.
Un olio anche per i bambini, posologia
L’olio essenziale di lavanda è adatto ai bambini. Per i bambini, in particolare, diluire sempre l’olio essenziale in un cucchiaio di olio di mandorle dolci, prima di frizionare sulla cute e fare attenzione che non si tocchino gli occhi e le mucose.
La posologia per l’olio essenziale di lavanda è di due gocce in miele, olio, zucchero sotto la lingua 3 volte al giorno per affezioni orali e nervose (uso interno), mentre per uso esterno sempre due gocce puro 3 volte al giorno e diluito in olio di mandorla per i bambini. L’olio è sconsigliato per i primi tre mesi di gravidanza.
Dopo l’applicazione cutanea degli oli essenziali lavarsi sempre le mani. Le persone allergiche dovranno fare un test preventivo prima dell’uso dell’olio essenziale.
Conservazione
Ogni botticino di olio essenziale dovrà essere riposto ben chiuso e conservato ad una temperatura tra i 5 ed i 35 gradi, così gli oli essenziali si conservano per cinque anni.
Aromaterapia e non solo
L’olio essenziale di lavanda è adatto anche in casa in aromaterapia, nel diffusore e spruzzato negli angoli dei muri, in caso di invasioni di ragni.
Nelle vostre case inoltre potete applicare 4 gocce sul legno degli armadi per profumare i vestiti ed allontanare le tarme.
Un fresco profumo di pulito
Il nome di lavanda deriva dalla parola lavare, per indicare la freschezza del profumo rilasciato dai fiori.
Questo lo sapevano bene i romani che praticavano le loro abluzioni attraverso bagni ai fiori di lavanda, infatti la schietta fragranza del fiore ti fa sentire subito pulito e profumato.
La spiga di lavanda in fiore
Anticamente le varie specie di lavanda erano chiamate volgarmente “spigo”, sicuramente per i fiori raccolti in spighe violette. Da questo nome inoltre risale il nome botanico della varietà lavanda spica.
Le essenze di spigo e steca (nome della lavanda nei testi classici) erano rinomate per le proprietà toniche, stimolanti e stomachiche. Dioscoride racconta che il decotto di lavanda cura molte malattie pettorali ed è un antidoto contro “ogni veleno” (morsi di serpenti velenosi e cani). Sembra infatti che strofinando i fiori sulle parti colpite si liberino i principi attivi dei fiori di lavanda attivando le proprietà astringenti ed antisettiche contenute nella pianta.
Profumo dal naso fino all’encefalo
Respirare il profumo di un campo di lavanda è un ottimo anti stress. La pianta infatti è benefica per tutti i dolori che riguardano la sfera della testa, tanto è che le sue note fiorite arrivano dal naso fino all’encefalo, giovando alla nostra psiche. Come sostiene Culpeper N., riprendendo i testi di Gerard, la lavanda va a migliorare tutti quei casi e quei dolori che fanno capo al cervello come svenimenti, crampi, palpitazioni, mal di testa. Una vera panace ed un olio essenziale da portarsi sempre in borsetta per qualsiasi emergenza.
Lavanda in cucina con le zucchine
I fiori di lavanda oltre a finire nell’olio essenziale come sapete finiscono nei miei piatti e stasera ho grigliato e condito le zucchine dell’orto con olio, aglio fresco, 1 cucchiaino di fiori secchi di lavanda e due foglioline di menta.
Ma provate anche a fare le zucchine in carpione alla piemontese ai fiori di lavanda, grigliandole o meglio ancora friggendole in olio di semi di girasole. Quindi scolatele sulla carta assorbente e prparate la marinatura in questo modo. In una padella fate imbiondire una grande cipolla senza bruciarla ed uno spicchio di aglio fresco. Poi aggiungete 1/4 di bicchiere di aceto bianco di vino e 2 bicchieri di acqua e fate sobbollire per due minuti. Spegnete ed aggiungete tre o quattro ciuffi di foglie di salvia e poi fate raffreddare prima di versare la marinatura sulle zucchine che avete fritto. Volendo anche qui aggiungete qualche fiore di lavanda secco prima di servire.
Troverete altre ricette ed informazioni sulla lavanda nel mio articolo: “lavanda in Provenza e le mie ricette”
Altre ricette più sfiziose le potete leggere sul mio libro ed ebook intitolato: Mangiamo i fiori, ricette con i fiori e le erbe selvatiche, acquistabile anche sui siti di Amazon, Ibis, Mondadori, la Feltrinelli…..
Bibliografia
Viaggio nel mondo delle essenze, Marina Ferrara Pignatelli, Franco Muzio Editore, 1991
Aromaterapia scientifica, oli essenziali chemiotipizzati, D. Baudoux, M.L. Breda
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