(Tuti i diritti riservati)
Luppolo, un nido di germogli verdi per le uova
Una pianta spontanea di luppolo è nata nel mio orto e si arrampica alla rete di recinzione. Un bel regalo della natura che mi ha donato questa spontanea commestibile rampicante, simile ad un rovo, i cui fiori femminili si usano per aromatizzare la birra, mentre i getti appena spuntati ed i giovani germogli sono a parer mio più buoni degli asparagi. Io di solito li abbino alle uova crendo un nido a contorno delle stesse.
Descrizione
Il luppolo Humulus lupulus appartiene alla famiglia delle cannabacee, la stessa della canapa, mente alcuni testi lo riportano nella famiglia delle orticacee. Ci sono solo tre specie che appartengono a questo genere di piante rampicanti. La pianta è una spontanea rampicante e perenne che secca in inverno e riparte in primavera, ad aprile quando produce la nuova vegetazione che può crescere fino a quindici centimetri al giorno, fino a raggiungere anche sei metri di altezza. I fusti , sottili ed angolosi si avvinghiano alle specie vicine attraverso piccole spine uncinate.
Le foglie di luppolo sono opposte, picciolate e ruvide al tatto. Hanno margine seghettato ed il loro colore è verde scuro. I germogli di luppolo se non hanno un sostegno ove arrampicarsi si arrotolano l’uno sull’altro.
I fiori
I fiori femminili della pianta sono raccolti in infiorescenze giallo verdine chiamate strobili in quanto contengono le sostanze aromatiche presenti nelle ghiandole dei fiori. I femminili a maturità diventano marroni e sono formati da tanti piccole “tasche” che, se vengono impollinate, contengono il seme. La fioritura avviene ad agosto settembre.
I maschili invece sono poco vistosi e sono portati da piante diverse. La fioritura avviene da giugno luglio.
Le radici superficiali del luppolo sono molto fitte, mentre quelle fittonanti sono profonde.
Habitat
La piantina è molto comune ai margini dei boschi, in luoghi umidi e freschi, vicino a scarpate, fossi, ripe, tra gli arbusti e cresce in tutti i terrenti ricchi, al sole o a mezz’ombra.
Proprietà e componenti
La pianta contiene luppolino, acidi, resine, inulina, olio essenziale, sostanze estrogene ed altri componenti.
Le tisane di luppolo hanno effetto rilassante e conciliano il sonno. Ad uso esterno invece la pianta serve per dolori reumatici ed artritici.
I fiori femminili hanno proprietà sedative, antispasmodiche, antireumatiche, toniche, galattogene.
Raccolta ed uso in cucina
I fiori femminili del luppolo si raccolgono immaturi, in agosto, settembre prima che secchino per aromatizzare la birra i liquori e le grappe oppure a scopo erboristico.
Per fare la grappa al luppolo si mettono a macerare 10 fiori femminili secchi nella grappa per 1 mese e mezzo e poi si filtra aggiungendo del miele.
I giovani germogli primaverili ossia le punte, compresi due o tre nodi e le piccole foglie si raccolgono in primavera lessandoli con poca acqua ed olio in una padella. Si possono usare anche nelle frittate, nei minestroni, nei risotti, con le uova, nei ripieni e come verdura cotta. Si possono cucinare anche i getti nuovi che spuntano dalla terra.
Le foglie giovani del luppolo, quelle non ancora sviluppate sui germogli si possono mangiare anche tritate in insalata oppure negli impasti.
Ricetta: NIDO DI LUPPOLO E UOVO ALLA COCQUE
Una mia ricetta sempice e veloce è quella di stufare leggermente il luppolo in poca acqua, sale ed olio fino a cottura, quindi disporlo a nido attorno ad un uovo alla cocque.
Piante simili dai germogli commestibili
Una pianta simile, velenosa nei frutti rossi, che però produce giovani germogli dalla commestibilità controversa è il tamaro (tamus communis). I fusti del tamaro si attorcigliano anch’essi ai supporti ed alberi vicini, ma sono lisci ed hanno l’apice incurvato. Il consumo si legge si effettua solo avendo fatto cuocere bene i germogli, ma io non la mangio.
Un libro di ricette con i fiori e le erbe selvatiche
Se vi piace la cucina con i fiori e le erbe selvatiche acquistate il mio libro ed ebook intitolato: MangiAmo i fiori e sperimentate le mie ricette. Troverete anche le schede delle piante, le ricerche scientifiche sui poteri antiossidanti delle erbe selvatiche e dei fiori e tante altre curiosità. (Le ricette si possono eseguire anche senza fiori ed erbe utilizzando le verdure dell’orto, per cui potete scrivermi per le sostituzioni).
Potete acquistare il libro sul sito www.youcanprint.it
Bibliografia
Riconoscimento e uso delle Piante selvatiche, Roberto Chiej Gamacchio, Demetra edizioni, 1995
Enciclopedia delle erbe, riconoscimento e uso medicinale, alimentare, aromatico, cosmetico, Edizioni del Baldo, 2012
Erbe spontanee commestibili, Riccardo Luciano, Carlo Gatti, Araba fenice edizioni, 2007
Tutti i diritti sono riservati
Indicazioni e proprietà erboristiche delle piante e dei fiori sono riportate a titolo indicativo, con indicazione della bibliografia. Esse non costituiscono alcun tipo di consulto, prescrizione o ricetta medica, erboristica ed alimentare. naturainmentecalliopea.it non garantisce sulla validità dei contenuti riportati in questo sito e raccomanda una verifica individuale indipendente.