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Maonia, fiori invernali e bacche commestibili
La maona aquifolium è una pianta nord americana della famiglia delle berberidacee, conosciuta come Oregon grape ossia uva dell’Oregon per via dei sui frutti bluastri riuntiti in grappoli commestibili. Tutte le maonie però hanno frutti simili ugualmente utilizzabili a scopo alimentare.
Descrizione
La maonia è un genere di 60 specie di arbusti ornamentali. La mahonia aquifolium è una sempreverde che presenta numerosi fusti dal legno marrone giallastro che danno vita ad un arbusto alto e largo di circa un metro. Le foglie provviste di spine sono di un bel verde d’estate, mentre assumono in inverno toni bronzo rossicci. Si presentano lucide sulla pagina superiore ed opache su quella inferiore ed hanno una consistenza robusta. I fiori gialli con sei petali sono riuniti in infiorescenza a grappolo compaiono in cima ad ogni fusto da gennaio a marzo a seconda del luogo. I fiori sono ermafroditi ed anche una singola pianta produce frutto. I frutti riuniti in grappoli sono bacche blu metallico rivestiti di una purina, a maturazione che avviene nei mesi di luglio ed agosto. I frutti contengono semi marroni scuri. Le radici della maonia sono stoloni che danno origine a nuovi polloni, determinando l’espansione delle piante.
Etimologia ed altri nomi
Il nome della maonia è dedicato ad un orticoltore irlandese (Mc. Mahon Bernardo) emigrato in America del nord. La maonia aquifolium è conosciuta come berberis aquifolium, mentre il nome inglese è Oregon holly grape.
Coltivazione
La maonia è una pianta sempreverde, un arbusto rustico che non ha bisogno di concimazioni, antiparassitari e cure particolari in quanto vive bene in qualsiasi terreno resistendo a freddo e siccità. La pianta fruttifica sia all’ombra e sia al sole e può essere coltivata fino ai 2000 metri di altitudine. Una condizione per avere bei frutti grandi e saporiti è data dalla disponibilità di acqua per la pianta. Una pianta giovane entra in produzione dopo 2 o 3 anni di età. La maonia è un’ottima pianta per una siepe difensiva. La maonia si propaga per pollone in autunno – inverno da novembre a marzo.
Proprietà e componenti
I frutti di maonia contengono vitamina C, acidi organici e pigmenti.
Gli infusi di maonia sono anti infiammatori, antibatterici, lassativi, colagoghi. Essi purificano il sangue, attivano il fegato e l’apparato digerente, aiutando le funzionalità epatiche. Per gli impieghi domestici è bene consultare l’erborista, per via degli alcaloidi contenuti.
Le radici hanno proprietà toniche ed attività antimicrobica su alcuni batteri e per la psoriasi.
In cucina
I fiori di maonia si possono aggiungere alle insalate, alle frittate ed a tante preparazioni dolci e salate, usandoli sia freschi sia cuocendoli. Con i fiori inoltre si possono realizzare tisane.
I frutti si raccolgono con i guanti per via delle spine delle foglie. La raccolta avviene in piena estate quando sono tutti colorati e maturi. Si possono usare al posto del limone per via del loro gusto un po’ aspro, per cui è preferibile usarli cotti ad esempio per realizzare una confettura di more di gelso. I frutti si possono usare per fare succhi e sciroppi. Un sistema per renderli più dolci è quello di congelarli prima di lavorarli. Gelatine pure di maonia e succhi possono avere effetto lassativo se consumati in abbondanza. I frutti possono essere fatti anche seccare al sole per averne disponibilità in inverno per tisane ed altre preparazioni.
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Frutti per le galline
I frutti di maonia si possono dare alle galline per una azione disinfettante, antibatterica e comunque nutritiva.
Bibliografia
I buoni frutti selvatici, Adolfo Rosati, Edizioni l’informatore agrario, 2016
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