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Il nasturzio è una pianta commestibile (fiori, steli, foglie) dalle foglie tondeggianti ed idrorepellenti molto belle da osservare soprattutto con la pioggia.
Spesso l’ho sentito chiamare “capuccina“, in quanto i fiori vistosi e colorati assomigliano a dei cappucci.
E’ una pianta coltivabile anche in vaso, meglio a mezz’ombra ed in zone fresche, che ci terrà compagnia per tutta l’estate.
Descrizione
Il nasturzio o trapaeolum majus appartiene alla famiglia delle tropaeloacee. E’ una pianta erbacea annuale, decorativa, commestibile e si caratterizza per i suoi fiori grandi e vistosi, a cinque petali di colore arancione, ma anche rosso e giallo.
I fiori sono carnosi ed hanno una corolla prolungata che forma uno sperone. Li vediamo fioriti da maggio a luglio. Le foglie sono glabre, arrotondate, lisce, idrorepellenti con nervature fogliari che partono dal centro delle stesse. I fusti sono lisci, carnosi con andamento strisciante o rampicante. I frutti sembrano piccole nocciole.
Habitat e coltivazione
Il nasturzio è originario del Sud America, in particolare Perù dove la pianta è perenne, ma anche Bolivia e viene coltivato a scopo ornamentale in tutto il mondo. Ama i luoghi soleggiati ed a mezz’ombra ed i terreni non troppo ricchi. La vediamo spontaneo lungo i muretti e nei luoghi abbandonati come i ruderi. La pianta è amica dell’orto in quanto tiene lontani gli afidi delle brassicacee e delle fave.
Etimologia e nomi della pianta
Il nome della pianta deriva dal greco “tropaion” ossia trofeo perché pare che le foglie richiamassero l’immagine degli scudi, mentre i fiori quella degli elmi degli eserciti.
Un nome della pianta è capuccina, per il fatto che i fiori sono simili a cappucci. Altri nomi della pianta sono tropeolo e crescione indiano (per il gusto della pianta).
Il nome inglese è Nasturtium.
Proprietà e componenti
Fiori, foglie e semi contengono una sostanza naturale antibiotica efficace per raffreddori, stati, influenzali, tosse, infezioni genito urinarie, streptococco e salmonella. Le foglie, i fiori, gli steli sono ricchi di vitamine tra cui la C, minerali tra cui ferro, acido ossalico e fosforico. I frutti sono lassativi.
Il succo centrifugato delle foglie è un ottimo vitaminico e rimineralizzante, diuretico, antibatterico, antiossidante. La scuola medica salernitana attribuiva al nasturzio la capacità di limitare la caduta dei capelli.
In cucina
Della pianta si consumano i boccioli come i capperi, i fiori, gli steli e le foglie.
Le foglie si raccolgono a fine primavera e per tutta l’estate, i fiori generalmente, da maggio a luglio.
Il gusto del nasturzio è piccantino, aromatico e ricorda il crescione.
In cucina l’ideale è consumarlo a crudo per non perdere vitamine è proprietà. Ottimo frullato o centrifugato, oppure aggiungerlo a fine cottura in risotti, pasta, uova, pesce, patate. Buono in formaggi ed insalate.
Il nasturzio è controindicato in gravidanza, allattamento ed in caso di ulcera gastrica. Consumare con cautela non superando la dose massima di 30 grammi al giorno.
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Bibliografia
- L’erbario di Jekka Mc Vicar, Logos edizioni, 2009
- Erbe consentite, erbe proibite, Ida Salusso, Verde libri srl, 2014
- 100 edible & healting flowers Margaret Roberts, Published by Struik nature, 2014
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