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Un’aromatica dalla forza speciale, l’origano vulgare
Non credevo di incontrarlo qui nella mia zona. Avevo sempre avuto l’errata convinzione che si trattasse di una pianta aromatica perenne tipica del sud.
Invece lui, l’origano volgare, mi aspettava sulle ripe aride e soleggiate delle mie colline piemontesi, con tutta la forza di un’aromatica speciale, dalla quale si estrae un olio essenziale ricco di virtù.
Etimologia e simbolismo
L’origine del suo nome “origanum vulgare” deriva dal greco ‘oros’ ossia monte e ‘ganos’ ossia splendore (splendore della montagna) forse per via del suo habitat.
Simbolicamente, per i greci “l’origanum vulgare” aveva significato di felicità e pace, tant’è che si ornavano gli sposi nel giorno delle nozze.
Descrizione ed habitat
L’origano volgare appartiene alla famiglia delle lamiacee, labiate. E’ un’erba aromatica perenne leggermente legnosa e ramificata. Esso sviluppa cespugli formati da tanti fusti alti dai 20 ai 60 cm.. I fusti sono eretti, quadrangolari e pelosi nella parte superiore (a volte i fusti presentano nel colore tonalità rossastre).
Il rizoma è legnoso e ramificato e strisciante orizzontalmente. Le foglie sono opposte ed ovali allungate ed hanno un breve picciolo. Esse sono più larghe alla base ove sono arrotondate. La superficie talvolta è morbida perchè appena pelosa.
I fiori sono fitti e globosi e compaiono nella parte apicale degli steli. Essi hanno antere viola che sporgono dalla corolla di colore tra il rosa ed il rossastro (di rado bianchi). La fioritura avviene da giugno a settembre. I fiori attraggono api e numerosi insetti.
L’origano volgare cresce spontaneo in tutta Italia nei luoghi selvatici, soleggiati ed aridi, fino al piano montano. L’origano viene anche coltivato e venduto come spezia per l’uso aromatico della pianta in cucina, ma quello selvatico a me piace moltissimo, direi che forse è più delicato nell’aroma.
L’origano volgare, componenti ed uso in cucina
In cucina le sue foglie si usano fresche o essiccate per aromatizzare carne, formaggi, pomodori, patate, verdure e zuppe. Usate come me anche i fiori delicati ed aromatici in panne cotte e dolci al cucchiaio.
Potete fare scorta per l’inverno di origano e fare seccare le parti aeree della pianta in mazzetti legati a testa in giù, in luogo fresco e ventilato.
“L’origanum vulgare” è ricco di sali minerali come magnesio, potassio, calcio, sodio, fosforo, ferro e vitamine del gruppo A, B, C, D, E, K.
Quando raccogliere l’origano
Le sommità fiorite di origano essiccate sono ottime anche in tisana, dell’origano infatti si usa tutta la parte aerea, fiori compresi, da raccogliere da maggio a settembre.
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Usi erboristici
L’origano volgare stimola la digestione, è antisettico, antiossidante, vermifugo, antispasmodico, calmante, espettorante, sudorifero, analgesico ed antalgico.
I suoi componenti sono: oli essenziali tra cui timolo, terpinene, cimolo, linaiolo, poi contiene principi amari e tannini.
L’infuso di origano per la stagione invernale
“L’origanum vulgare” (in inglese: oregano) è amico della stagione fredda ed è buono in infuso abbinato alla maggiorana. In questo modo si potenziano gli effetti curativi delle due piante che vanno ad agire in caso di mal di gola, raffrreddore, catarro, tosse e bronchite.
Bere, dopo pasto, un bell’infuso di origanum vulgare aiuta anche la digestione ed è il miglior modo per assorbire i suoi oli essenziali in quanto in fitoterapia non è così utilizzato.
Per la tisana fare essiccare le sommità fiorite all’ombra in luogo fresco e ventilato.
Sull’olio essenziale di origano
L’olio essenziale di origano è un toccasana per contrastare i virus e batteri, grazie alla sostanza del carvacrolo che contiene. Per questo l’olio essenziale è un ottimo antibatterico ed antinfiammatorio, utile per tosse, raffreddore, bronchite, asma, mal di testa, dolori reumatici, cattiva digestione, ma anche per pancia gonfia, meteorismo, infezioni intestinali (per contrastare l’escherica coli) ed infezioni finghine da candida.
Altri usi sull’olio essenziale di origano
Un’altra particolarità dell’olio essenziale di origano è che pur avendo un grande potere antisettico (si può diffondere in casa con un diffusore), non è consigliabile usarlo nei massaggi perchè, pur penetrando nei muscoli, è irritante per la pelle e le mucose, anche se è utile per infezioni della pelle come le dermatiti, comprese quelle degli animali, ma bisogna diluirlo con un olio vettore tipo l’olio di oliva o di mandorele.
Un’altra caratteristica dell’olio di origano è la sua azione repellente contro le zanzare.
Pensieri sull’origano
Di origano esistono più di n. 40 tipi, ma l‘origanum vulgare è quello più usato per la sua forza aromatica.
Per questo quando lo trovai pensai che dovevo raccogliere solo il necessario per me e lasciarlo anche alle api, alle farfalle, ed a tutti coloro che vedendolo ne avrebbero ammirato la bellezza e sentito l’aroma.
Bibliografia:
Erbe consentite, erbe proibite, Ida Salusso, Verde libri srl, 2014
Herbs, Lesley Bremnes, Dorling Kindersley book, 1994
Erbe spontanee commestibili, Riccardo Luciano e Carlo Gatti, Araba Fenice, 2008
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